Indietro?? ...Neanche per prendere la rincorsa...

Saturday, June 23, 2007

Il Panico...JF

"....Adesso farò il Luca Sardella della radio, ma non vi parlerò di come curare le piante, ma di come badare a voi stessi. Restituisco un consiglio che mi donò, da ragazzo, un vecchio psichiatra di un manicomio di paese. E lo restituisco a tutti coloro che sanno di cosa parlo quando parlo di crisi di panico. Se vi dico: sono un albatro con le ali in una camicia di forza di cemento armato voi mi capite, vero?
Il panico di rimanere bloccati in un ingorgo, in ascensore, allo stadio, è solo una delle infinite paure in hit parade. Sono paure devastanti per chi ne soffre, inclusi certi medici impazienti con i loro pazienti, quelli che se non vedono la ferita non sanno dove mettere le mani. In tasca. E' un consiglio. Non toccate l'anima, grazie.
Ma io la vedo quella ferita. E' un terrore smisurato di perdere il controllo e di morire. E' il tuo Io che si sfalda e si sgretola come un castello di sabbia a uno schiaffo del maestrale. E' una paura che ti divora, anche quando non l'hai, fomentata dal terrore che ti venga. E allora viene, torna, ti fa battere il cuore parossisticamente, ti secca la gola, ti blocca le articolazioni, e può portarti al collasso e alla morte. Si è raro, ma si può anche morire di paura, come di solitudine, d'indifferenza e di vergogna. Le crisi di panico comprendono tutto questo, all'ennesima potenza.
Non ne parlo per sentito dire, io non sono un eroe, io sono uno di voi, una parte di te, quella che ha paura. Ho rischiato di morire per una crisi di panico. Non riuscivo a guidare, a nuotare, a fare un passo, persino a chiedere aiuto. Sono stato molto disturbato, un tempo. Se può consolarti, tu che ne soffri, posso assicurarti che agli imbecilli non vengono e il tuo DNA è marchiato di una qualità oggi fuori moda: la sensibilità.
Questa tua "luna nera" - chiamiamola così - potresti anche ringraziarla, un giorno, perché coincide con quanto di più puro, di alto e di nobile custodisci dentro di te. La tua irrepetibilità e la tua arte. In una crisi di panico c'è anche questo: una protesta. La parte migliore di te sta rifiutando di conciliarsi con il greve mondo esterno. Piantala di darle torto e di volerla normalizzare. Ha ragione lei.
Quest'epoca mal si concilia con la sensibilità, l'originalità, l'arte. Detto questo, sappi che c'è chi ti comprende, è una minoranza, ma non sei solo. Mai. Jack sta parlandoti alla radio, ma ce ne sono mille la fuori, pronti a raccogliere il tuo panico, devi cercarli, non puoi pretendere di parlare di baccalà in casa del macellaio.
Tanto per cominciare, sappi che una paura tira l'altra, come le patatine fritte. Devi, qui e ora, contrastare questa malattia, prima che degeneri in qualcosa di più grave. I medici ti prescriveranno dei tranquillanti. Bene. Il mio è un "eccitante" e agisce dopo l'intervento del medico. Ti do per certo che esistono degli psicofarmaci in grado di bloccare le crisi di panico. Trova il tuo e mettiti la boccetta in tasca. Non puoi fare senza, non siamo eroi. Ora sai che se ti verrà un attacco di panico lo potrai contrastare efficacemente on il numero tot di gocce che ti avrà prescritto lo specialista. Detto questo, evitale finché puoi.
Viviti il puoi panico fino in fondo. Accetta la tua "luna nera", invita a cena il mostro. Svegliati la mattina e programma, volontariamente, le cose che ti provocano il panico. Devi praticarle in modo graduale, aumentando, via via, gli obiettivi che ti sei posto. Conosco sorelle che riescono a malapena a guidare da casa all'ufficio e a ritornarsene indietro. Se un vigile le facesse girare a sinistra, cadrebbero in crisi, come Berlusconi.
Dovete provarci senza vigile, perché le crisi di panico non contrastate peggiorano e le paure sono infinite. Girate a sinistra, non fuggite il mostro, cercatelo, magari vi fermerete dopo dieci metri, domani dovrete percorrerne undici, poi dodici. Anche se è umiliante fatelo. Nessuno può salvarci dalle crisi di panico, è una delle più illusorie cazzate che potete raccontarvi, soltanto voi potete riuscirci...."
Io non potevo più nemmeno nuotare, e un vecchio medico dei matti mi suggerì di non nuotare verso il largo, non verticalmente come prima, ma orizzontalmente, a un metro dalla riva. Nel caso fosse arrivata la crisi, mi sarei tirato su in piedi. Da un metro dalla riva passai a due,a tre, a quindici, fino a tornare a nuotare verso il mare aperto.
Per tornare a vivere, fratellini, bisogna accettare l'idea che si deve morire, come tutti. Io non ho il panico di essere originale, io tento di aiutarvi sul serio con quell'infermiera che si chiama Parola, e se praticherete queste banalità, guarirete. A venticinque anni, di notte, mi sono fatto Milano - Reggio Calabria in macchina, da solo, uscendo regolarmente a tutti i caselli e andando a posteggiare sotto un ospedale. Ci ho messo tre giorni e mezzo, ma sono arrivato a Reggio,e al ritorno ci ho impiegato la metà. Di andarci in aereo non se ne parlava nemmeno.
Vi voglio bene, "appanicati". Siete la parte migliore di questo Paese, quella che sta sott'acqua. Emergete, miei piccoli Nettuno. E anche Voi, terrorizzate sirene. Ritmate questo inossidabile quotidiano con le vostre intermittenze del cuore. Venite fuori da quell'abisso di solitudine in cui vi siete inguattati, sorprendeteci con una delle vostre struggenti carezze. il vuoto è di fuori, voi siete stracolmi. Versate un pò di tenerezza e di rossore su queste città bianche e vuote. Ma fatelo subito, adesso.
Contrastate chi non ha certo il panico d'invaderci con il suo ego trionfante. Vogliamo dubbi e insicurezza. Le crisi di panico ci danno fiducia. Facciamole esplodere nelle strade, saremmo tutti più tranquilli. Questa finta sicurezza è feroce e ci uccide. Jack si fida di ha il panico di vivere. Vota PPP, partito del panico popolare. "


Stasera l'ho sentito arrivare...il panico...cosi all'improvviso, superato Baratti, in macchina....e sentendolo arrivare, mi sono chiesta perchè arrivassa proprio in quel momento....sinceramente non lo so....era tanto che non succedeva...e tutte le volte che lo penso o lo vivo, mi ricordo questo brano, di cui abbiamo parlato tanto con Franci...
ok, è passata...Respiro...

1 Comments:

Blogger Vale said...

bello! e vero.....
Grazie!

10:12 PM

 

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