Indietro?? ...Neanche per prendere la rincorsa...

Wednesday, October 25, 2006

dopo aver visto Pearl Harbour...un pò di storia reale

a parte... bellino Ben Affleck...
ma vediamo di colmare un pò i buchi neri...

Il 26 novembre 1941 venti sottomarini e cinque minisommergibili, a capo di una flotta composta da due corazzate, tre incrociatori, undici cacciatorpediniere, sei portaerei, otto navi cisterna e 423 aeroplani, lasciarono la baia di Tankan, in Giappone e si diressero verso l’avamposto più occidentale degli Stati Uniti, l’arcipelago hawaiano.
Durante il viaggio l’ammiraglio Isoroku Yamamoto mandò al suo vice, Nagumo, un messaggio in codice "Niitaka yama nobore" ovvero "scala il monte Nikita", che significava che la missione era partita. Nagumo ricevette l’ordine di aprire una busta segretissima: al suo interno una direttiva lo informava che, nel giro di pochi giorni, il Giappone avrebbe dichiarato guerra a Stati Uniti, Inghilterra e Olanda.
Alle 6.45 del 7 dicembre un primo squadrone di 183 aerei decollò dal ponte dell’Akagi, la nave ammiraglia giapponese. Poco dopo le 8.40 un secondo squadrone di 168 aerei componeva la seconda ondata. Quella mattina si sarebbero alzati in volo più di 350 aerei, che avrebbero praticamente distrutto la Pacific Fleet statunitense, ancorata a Pearl Harbour.
L’attacco giapponese colse completamente di sorpresa sia Berlino che Washington. Benché sia Hitler che Ribbentrop avessero formalmente promesso che la Germania si sarebbe unita al Giappone in un’eventuale guerra contro gli americani, l’impegno non era stato ancora sottoscritto e i giapponesi non avevano detto una sola parola riguardo al piano d’attacco contro Pearl Harbour.
Quando a Ribbentrop venne data notizia dell’attacco, il ministro degli Esteri non vi volle credere dicendo che "probabilmente si trattava di un trucco propagandistico del nemico". Toccò all’ambasciatore Oshima, confermare i fatti a Ribbentrop la mattina dell’8 dicembre.
Hitler convocò il Reichstag per l’11 dicembre, sempre più convinto a rispettare l’accordo con i giapponesi e sempre più propenso a sopravvalutarne la forza militare e a sottovalutare quella americana. Il discorso dell’11 dicembre per giustificare la dichiarazione di guerra agli Stati Uniti fu violentissimo, soprattutto nei confronti del presidente Roosevelt, accusato di aver provocato la guerra per giustificare il fallimento del New Deal, "solo quell’uomo – disse Hitler – sostenuto dai milionari e dagli ebrei, è responsabile della seconda guerra mondiale". Alla fine i deputati del Reichstag balzarono in piedi applaudendo in un clima di esaltazione collettiva.
Alle 12.30 Ribbentrop ricevette l’incaricato d’affari americano a Berlino, Leland Morris, e senza farlo neppure sedere gli lesse la dichiarazione di guerra. Nel testo, incredibilmente, era scritto che "…il governo degli Stati Uniti ha proceduto ad atti di aperta ostilità contro la Germania, tanto da creare virtualmente uno stato di guerra".

0 Comments:

Post a Comment

<< Home