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Thursday, January 11, 2007

La Vera Storia del " Boia chi Molla "

La volgarità, purtroppo, dilaga ....
E’ il caso dello slogan " boia chi molla "....
Eppure, nonostante tutto, esiste una spiegazione ed è politica, come per le svastiche o le croci celtiche che vediamo apparire sui muri delle nostre città.
Oggi, grazie alla perseveranza della sinistra rivoluzionaria, che ha tolto dall'oblio storico, voluto dal revisionismo, la figura del Che, è difficile trovare un ragazzo che non sappia del Che rivoluzionario ( e i veri rivoluzionari sono sempre amati dai giovani), sono convinto che pochi (anche tra gli anziani) sappiano come è nata lo slogan del "boia chi molla".
Non furono infatti i fascisti della gazzarra di Reggio Calabria (nel 1970) ad inventarla: già alla fine del settecento (1799) risuonò dalle barricate poste a difesa delle Repubbliche Democratiche (Romana e Partenopea) e nel periodo risorgimentale (a metà dell'ottocento) fu il grido di battaglia degli insorti delle cinque giornate di Milano, fu poi durante la dittatura fascista, il titolo d’un foglio politico dei fratelli Rosselli stampato a Parigi in Italiano (i fratelli Rosselli erano antifascisti italiani esuli in Francia); ed ecco infine durante la repubblica di Salò (RSI), divenire anche il motto di un reparto fascista.

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